di Simone.
Chi non ha mai ricevuto un bel regalo, ed in particolare una bella pianta, penso nessuno e fin qui tutto normale, ma quando quella pianta è un’ orchidea lo stupore e la meraviglia sono maggiori, perché il fascino che le riveste è qualcosa di particolare, vuoi perché arrivano da posti lontani, vuoi perché nelle nostre case non sono solitamente presenti.
Una volta passato lo stupore, ecco che compaiono i primi dubbi e le incertezze: dove la metto, quanta acqua e tutte quelle radici fuori dal vaso ?????
Dubbi legittimi perché non conosciamo esattamente l’ambiente in cui le orchidee vivono e le loro necessità, ignoranza che ci porta a trattarle come le nostre consuete piante di casa. Nonostante tutta la nostra passione ed amore, specie se la pianta ci è stata regalata da una persona cara, l’orchidea lentamente deperisce.
QUI INIZIA LA SFIDA …
L’orchidea con cui ho iniziato è quella più comune, maggiormente presente dai fiorai e nelle catene della grande distribuzione… la Phalaenopsis.
Una volta terminata la splendida fioritura, si vorrebbe farla rifiorire subito ma ci vuole tempo e dedizione, intanto l’orchidea si presenta più o meno cosi: uno o più lunghi steli che portavano la fioritura.
Ecco allora il manifestarsi di un altro dubbio, cosa faccio di quegli steli, li lascio o li taglio e se li taglio dove lo faccio ??? A volte la pianta ci aiuta e piano piano diventano gialli e seccano, in questo caso si tagliano vicino alla base.
Invece se rimangono verdi possiamo decidere ma comunque nel punto in cui si erano aperti i fiori, non nascerà più nulla, mentre nella parte inferiore a dove c’era la fioritura si possono notare dei piccoli scudetti attaccati allo stelo, da li potrebbero svilupparsi nuovi steli secondari o addirittura una nuova piantina. Solitamente si contano, partendo dal basso, due/tre di questi scudetti e si taglia. Leggi tutto “PHALAENOPSIS, UN REGALO O L’INIZIO DI UNA SFIDA ?”