Si dimentica troppo spesso che le nostre case non sono in mezzo alle foreste tropicali, il nostro non è il loro ambiente ideale. Ma vediamo come farle vivere al meglio!!!.
La Vanilla o, più impropriamente, “vaniglia planifolia” è un’orchidea.
Sì, proprio quella “spezia aromatica” che viene usata per i dolci e che fu scoperta nel suo habitat naturale, la foresta tropicale umida del Messico, dove assume la forma di una liana poco ramificata che si àncora ai tronchi, arrampicandosi oltre i dieci, dodici metri di altezza.
Pianta quindi da saper gestire in appartamento ma anche in serra… con queste dimensioni non si scherza! Per avere un esempio si veda la foto sopra, gentilmente concessa dal Dott. Riccardo Govoni.Leggi tutto “VANILLA (VANIGLIA) PLANIFOLIA”
“L’Africa, sotto certi aspetti, non è affatto un Continente Nero, è sfolgorante di luce.”
Una lucente folgorazione…
La Neobenthamia gracilis !
Generalità.
E’ una pianta tipicamente africana, endemica della Tanzania, identificata quale orchidea da serra intermedia/calda.
Cresce come terrestre o come litofita, in situazioni simili a quelle dell’Epidendrum Radicans, sulle rocce o comunque su ampi spazi di terreno, ad altitudini che oscillano tra i 400 e i 2000 metri , in zone luminose calde ed umide.Leggi tutto “NEOBENTHAMIA GRACILIS”
Le temperature notturne oramai sono prossime allo zero, il termostato della serra fredda è stato impostato sugli 8°… Dendrobium Nobile, Coelogyne Cristata, Coelogyne Mooreana, Cymbidium e altre orchidee da serra fredda sembrano gradire.
Dopo aver acquisito una certa esperienza è venuto il momento di descrivere un’altra pianta, che ama il freddo e che in primavera, in piena fioritura, non sopporta certamente le alte temperature.
Si tratta del Pleione, piccola orchidea che, in natura, vive sia come terricola che come epifita, originaria del Tibet e del Nepal ma in genere di tutta la parte meridionale della Cina e delle pendici montane di alcune zone dell’India. Le zone montane hanno una varietà di altitudine che vanno dai 600 m/slm fino a oltre 4.000 metri. Il suo genere conta poche specie, la maggior parte a fioritura primaverile ma che annovera tra esse anche qualcuna a fioritura autunnale. Leggi tutto “PLEIONE ( scheda di coltivazione)”
Come consuetudine di questo blog, prima sperimentiamo personalmente e poi condividiamo le nostre esperienze e, su queste, eventualmente rispondiamo e consigliamo.
Di seguito quindi la nostra esperienza con questa stupenda orchidea, alcune notizie, consigli sulla coltivazione, personali impressioni ma soprattutto due ricche gallerie fotografiche che vi permetteranno di seguire le indicazioni passo dopo passo per coltivare e far fiorire la Habenaria Radiata.
Generalità.
L’orchidea Habenaria Radiata, il cui nome appropriato è ora “Pecteilis radiata”, conosciuta anche come “Orchidea Airone”, orchideeincasa.it l’ha inserita nella categoria delle orchidee terricole, anche se sarebbe da considerare una orchidea quasi “palustre” se non propriamente palustre.Leggi tutto “HABENARIA (PECTEILIS) RADIATA. L’ORCHIDEA AIRONE.”
Ho comperato i rizomi di Bletilla su un famosissimo sito dei Paesi Bassi che vende ovviamente piante, tra cui anche qualche orchidea.
E con pochi spiccioli ho riempito la stragrande maggioranza di vasi e fioriere all’esterno! Le Bletille sono una delle orchidee terricole che più mi sento di consigliare perché accetta qualsiasi sopruso, (quasi tutti, nel limite del possibile ovviamente 🙂 ) e vi posso garantire che con me ne hanno passate molte (dallo spostamento da un substrato all’altro, da un vaso all’altro, alla terra piena, da un clima all’altro, dall’interno all’esterno etc etc ). E’ sicuramente la terricola più resistente ed adattabile con cui iniziare .
Questo doveva essere il primo articolo sulle orchidee terricole (ma vista la precoce fioritura è stato preceduto da quello sulle Calanthe e sui Cypripedium ), in quanto su questa specie avevo genericamente analizzato (sbagliando!) le necessità di quasi tutte le terricole.Leggi tutto “LE BLETILLE”
Ed ecco una “terricola” che non avrei mai pensato di coltivare. Guardate che linea, che forme ! 🙂
Ma battute a parte…
I Cypripedium suscitano sentimenti diametralmente opposti tra gli appassionati di orchidee: o li ami o li trovi quasi “volgari”, con quel corpo formoso e i petali contorti, come uno scialle cadente che tende a scivolare via … insomma le stesse credenziali della showgirl Jessica Rabbit, nel famoso cartone animato “Chi ha incastrato Roger Rabbit?”. Ve la ricordate?
Per descrivere la loro rusticità, mi ricordo quando da ragazzino trovavo nei boschi, vicino ai corsi d’acqua, quella che chiamavamo “Scarpetta della Madonna” (nei paesi veniva portata dai nostri genitori sugli altari delle chiese), che più tardi scoprii venisse chiamata anche “Pantofola di Venere” . E’ l’unico appartenente di questa specie che cresce anche in Italia e mai avrei pensato fosse un’orchidea che, leggermente cresciuto, avrei voluto coltivare ed il cui nome botanico è Cypripedium calceolus.
Ho scritto (forse tediando) molto sulle Catasetinae… e mi propongo di non fare lo stesso errore con un genere di orchidea che mi sta appassionando non poco, ma che altrettanto poco viene trattato.
Quindi almeno qualche articolo, le orchidee “terricole” lo meritano.
Sono sicuro che molti di voi proveranno a sfruttare i propri giardini, balconi, terrazzi e qualsiasi spazio all’esterno di cui si possa disporre – se si ha la fortuna di averlo! 🙂 .
Le chiameremo terricole e non terrestri perché la prima definizione, a mio modo di vedere, è più appropriata… anche le orchidee epifite sono orchidee “terrestri”, almeno nel senso lato della parola! Hanno sì qualcosa di “spaziale” 🙂 , ma questa è un’altra storia. Creiamo quindi la categoria “orchidee terricole” che troverete nella colonna a destra del blog.
Molte di esse vengono vendute come “orchidee rustiche da giardino”, e già questo dice molto sulle loro caratteristiche e sul perché mi sto attrezzando per la loro coltivazione .
Cominciamo quindi con le “Calanthe”, una delle quali, quella che vedete nella foto sopra (un ibrido di Calanthe Takane), mi è fiorita a fine di marzo.Leggi tutto “LE CALANTHE.”