COSTRUZIONE DI UNA SFAGNERA PER ORCHIDEE E PIANTE CARNIVORE

di Marco Malacarne.

Pogonia ophioglossoides © Marco Malacarne

Breve premessa sulle torbiere.

Prima di iniziare a illustrare come realizzare una piccola “torbiera” in casa, illustrerò brevemente come si formano le torbiere in natura e quali sono le piante che le caratterizzano.

La torbiera è un’ambiente molto particolare che si forma solamente in presenza di molta acqua molto povera di nutrienti. Una torbiera comincia a formarsi quando sul fondo di uno specchio d’acqua si depositano materiali vegetali e animali che non vengono decomposti per via aerobica poiché l’ambiente è anossico ovvero molto povero di ossigeno.

Pectelis radiata Hishou © Marco Malacarne

Man mano che i detriti si accumulano lo specchio d’acqua si chiude; quando ciò avviene  la superficie della torbiera viene colonizzata da specie molto particolari adattate ad un’habitat privo di nutrienti e con un pH acido. Tra i primi colonizzatori si hanno i muschi del genere Sphagnum, comunemente conosciuto come sfagno, che crescono molto velocemente in un habitat privo di elementi nutritivi e contribuiscono ulteriormente ad aumentare l’acidità grazie alle loro secrezioni. Lo sfagno è in grado di crescere anche diversi centimetri l’anno, le parti più profonde pian piano si compattano e si aggiungono alla torba formata in precedenza. In alcuni casi lo sfagno forma anche giganteschi cuscini, spessi anche un metro, che galleggiano su uno specchio d’acqua. Leggi tutto “COSTRUZIONE DI UNA SFAGNERA PER ORCHIDEE E PIANTE CARNIVORE”

SPIRANTHES CERNUA

Spiranthes cernua

Di alcune terricole a fioritura primaverile abbiamo già scritto (i Cypripedium, le Bletille, le Calanthe) ma sino ad ora non abbiamo mai trattato di una orchidea terricola a fioritura estiva o autunnale : la Spiranthes cernua.

Non comune da vedere, in quanto la rosetta vegetativa assomiglia ad un’erbaccia e molti orchidofili non hanno il posto e le condizioni per coltivarla all’esterno.

Il termine Spiranthes deriva dal greco che descrive la bella forma dell’inflorescenza e cioè del classico “fiore a spira”.

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I CYMBIDIUM “CASCADE”

Due Cymbidium alla finestra!

Dei Cymbidium ha scritto Simone a suo tempo, con dovizia di particolari, in uno dei primi articoli comparsi su questo blog.

Nello stesso, Simone annoverava tra le “pecche” del classico Cymbidium a fiore grande (diffuso prevalentemente nelle zone fredde del continente asiatico, soprattutto nelle regioni elevate delle Cina e alle pendici dell’Himalaya, territori soggetti per lo più ai due monsoni, uno asciutto e secco e uno piovoso) le grandi dimensioni della pianta o per meglio dire l’ingombro della stessa che, una volta passata l’ammirazione per la fioritura, lascia posto alla demotivazione per l’ingombro e per la differente gestione nella coltivazione.

Oggi parleremo del cugino del Cymbidium descritto in premessa, il Cymbidium Cascade che è una pianta dall’aspetto simile al classico Cymbidium Indiano, ma con dimensioni più ridotte e adatte ai nostri appartamenti (di media è allocato in vasi di altezza di 20 cm e la parte fuori terra ha un’altezza di circa 40 cm), ha foglie molto più morbide, con degli pseudobulbi di dimensioni minori e inflorescenza a “cascata” invece che eretta e lunga come quella del comune Cymbidium. Leggi tutto “I CYMBIDIUM “CASCADE””

PLEIONE WHARFEDALE “PINE WARBLER”

di Marco Malacarne.

Pleione Warfedale ‘Pine Warbler’ © Marco Malacarne.

Parentela.

La Pleione Wharfedale è un ibrido molto particolare, generato dall’impollinazione di Pleione Hekla, a fioritura primaverile con il polline di Pleione Lassen Peak, ibrido a fioritura autunnale.

La Pleione Hekla è un ibrido primario, registrato nel 1982, tra Pleione pleionoides e Pleione humilis, entrambe a fioritura primaverile. È un ibrido a fioritura abbastanza precoce e con steli brevi, caratteristiche ereditate da Pleione humilis. Il fiore è color viola petunia, il labello è macchiato di rosso scuro, con prominenti creste gialle al suo interno, caratteristiche derivate invece da Pleione pleionoides. La Pleione Lassen Peak è un ibrido generato dall’impollinazione di Pleione praecox con il polline di Pleione x Lagenaria, derivato a sua volta dall’incrocio Pleione maculata e Pleione praecox. La Pleione Lassen Peak, come i genitori, è un ibrido a fioritura autunnale che eredita la dimensione del fiore, la forma del labello, il colore dei petali e dei sepali da Pleione praecox. Da Pleione maculata, invece, derivano la colorazione e le maculature del labello. Leggi tutto “PLEIONE WHARFEDALE “PINE WARBLER””

PLEIONE MACULATA

di Marco Malacarne.

Generalità

Fiore di Pleione maculata © Marco Malacarne.

Il genere Pleione comprende circa una ventina di specie e moltissimi ibridi artificiali la cui tassonomia è motivo di controversia tra i botanici. Sono tutte piccole orchidee terricole originarie delle zone montuose dell’estremo est asiatico (Cina, Nepal, Tibet, India). Tutti i Pleione possiedono pseudobulbi annuali muniti di 2-3 foglie: lo pseudobulbo si forma e matura durante il periodo più piovoso e caldo dell’anno, una volta raggiunta la maturazione il vecchio pseudobulbo si esaurisce e marcisce, mentre quello appena formatosi perde le foglie.

I Pleione si dividono in due famiglie: quelli a fioritura primaverile a cui appartengono la maggior parte delle specie e degli ibridi in commercio e un piccolo gruppo a fioritura autunnale originario di zone a clima più mite. Le piante appartenenti al primo gruppo, come si intuisce facilmente, producono le infiorescenze dopo il periodo di riposo invernale, circa nel mese di marzo-aprile, dopo il fiore compaiono subito le foglie e comincia a formarsi il nuovo pseudobulbo che in autunno entrerà in riposo. Leggi tutto “PLEIONE MACULATA”

CYNORKIS GUTTATA

di Marco Malacarne.

Stupendi fiori di Cynorkis guttata © Marco Malacarne.

Il genere Cynorkis comprende circa 120 specie distribuite tra l’Africa tropicale, il Madagascar, le Comore, le Mascarene e l’Africa del Sud. Nel solo Madagascar sono presenti circa 97 specie (ma ogni anno ne vengono descritte di nuove) quasi tutte endemiche. Sono piante terricole o più raramente epifite con radici tuberose o carnose. Il numero di foglie è variabile a seconda delle specie.

Nello specifico la Cynorkis guttata è una piante terricola alta da 15 a 35 cm con una sola foglia solitaria (10-50 x 3-8 cm) che si sviluppa completamente solo dopo l’appassimento dell’infiorescenza. Leggi tutto “CYNORKIS GUTTATA”

EULOPHIA GUINEENSIS

di Marco Malacarne.

Eulophia guineensis © Marco Malacarne.

Generalità

Il genere Eulophia comprende circa 230 specie distribuite in tutta l’area tropicale del pianeta: la maggior parte delle specie è concentrata tra l’Africa (Madagascar incluso) e l’area tropicale dell’Asia, ma alcune specie si trovano anche in Australia e nelle isole del Pacifico, 2 specie si estendono fino nell’America tropicale.

Si tratta di piante terricole, più raramente litofite, alcune specie sono anche saprofite.

Come organi di riserva le varie specie possono presentare o pseudobulbi di varie forme che si sviluppano sopra in terreno oppure tuberi rizomatosi sotterranei. Le radici sono sempre molto robuste e con un velamen bianco molto ben definito. Ogni pseudobulbo può portare da una a molte foglie di forma lineare o ellittico-lanceolata, a seconda dell’habitat di origine le foglie possono essere decidue o persistenti. Leggi tutto “EULOPHIA GUINEENSIS”

CALANTHE CARDIOGLOSSA (scheda di coltivazione)

di Marco Malacarne.

Generalità

Calanthe cardioglossa. Il fiore © Marco Malacarne.

Il genere Calanthe comprende circa 200 specie originarie principalmente dell’Asia, alcune specie sono presenti anche in Africa. Il genere Calanthe viene diviso nei due sottogeneri Preptanthe e Eucalanthe poiché le specie in esso racchiuse mostrano caratteristiche molto differenti tra loro. Le specie appartenenti al sottogenere Preptanthe sono tutte originarie di luoghi caldi e con una marcata stagione secca. Esse sono caratterizzate da grossi pseudobulbi che si formano ogni anno sopra la superficie terrestre e perdono le foglie quando entrano nel periodo di riposo. Le specie appartenenti invece al sottogenere Eucalanthe non hanno pseudobulbi e presentano invece una rosetta basale di foglie persistenti. Esse sono originarie principalmente delle aree tropicali umide, ma le specie più conosciute crescono in Giappone, Cina e Korea, esse sono rustiche anche nei nostri climi. Le Eucalanathe sono anche le uniche specie appartenenti a questo genere rinvenute nel continente africano. Leggi tutto “CALANTHE CARDIOGLOSSA (scheda di coltivazione)”

HABENARIA MEDUSA (scheda di coltivazione)

di Marco Malacarne.

Habenaria medusa © Marco Malacarne.

Generalità

Il genere Habenaria comprende numerose specie presenti in tutti i continenti a parte l’Antartide, una specie (Habenaria tridactylites) è endemica delle Canarie ed è l’unica specie europea del genere. Si tratta di orchidee terricole di medie dimensioni con un bulbo sotterraneo di forma generalmente ovoidale dalla cui sommità si origina la rosetta fogliare e lo stelo fiorale. Il bulbo che ha originato la pianta muore alla fine della stagione vegetativa e, all’apice di alcune radici si formano i tuberi che garantiscono la sopravvivenza della pianta. I fiori sono generalmente verdi o bianchi, in alcuni casi invece sono di colori più sgargianti come il rosso, l’arancione e il giallo. I sepali laterali sono piccoli, di colore verde e solitamente retroflessi; il sepalo superiore è concavo e, insieme ai petali, forma un casco all’interno del quale si trovano i pollini e la cavità stigmatica. Il labello del fiore invece presenta forme molto diverse da specie a specie e, come nel caso di Habenaria medusa, anche molto elabrorate. Leggi tutto “HABENARIA MEDUSA (scheda di coltivazione)”

LUDISIA DISCOLOR

Ed eccoci qui! Gennaio è già passato.

Un altro anno comincia, il tempo passa, le orchidee aumentano e gli argomenti quindi non mancano.

Le foglie della Ludisia discolor.

Quello che comincia a mancare ora è lo spazio (problema comune di noi appassionati orchideofili) e giusti spazi per ricreare al meglio il loro habitat.

Uno dei miei ultimi acquisti è stata questa magnifica orchidea, conosciuta e apprezzata per il colore delle foglie più che per gli esili e “comunissimi” fiori.

I fiori della Ludisia discolor.

Si tratta della Ludisia discolor, che gli inglesi chiamano Jewel orchids” e cioè orchidea gioiello, in quanto grazie alla presenza di venature dorate o argentate – che sono presenti sulle loro foglie – il contrasto con la luce le rende particolarmente brillanti e luminose, con lo stesso effetto, per l’appunto, che darebbe un gioiello. Leggi tutto “LUDISIA DISCOLOR”

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