LE CALANTHE.

Ho scritto (forse tediando) molto sulle Catasetinae… e mi propongo di non fare lo stesso errore con un genere di orchidea che mi sta appassionando non poco, ma che altrettanto poco viene trattato.

Quindi almeno qualche articolo, le orchidee “terricole” lo meritano.

Ramo floreale, ibrido di Calanthe Takane

Sono sicuro che molti di voi proveranno a sfruttare i propri giardini, balconi, terrazzi e qualsiasi spazio all’esterno di cui si possa disporre – se si ha la fortuna di averlo! 🙂 .

Le chiameremo terricole e non terrestri perché la prima definizione, a mio modo di vedere, è più appropriata… anche le orchidee epifite sono orchidee “terrestri”, almeno nel senso lato della parola! Hanno sì qualcosa di “spaziale” 🙂 , ma questa è un’altra storia. Creiamo quindi la categoria “orchidee terricole” che troverete nella colonna a destra del blog.

Molte di esse vengono vendute come “orchidee rustiche da giardino”, e già questo dice molto sulle loro caratteristiche e sul perché mi sto attrezzando per la loro coltivazione .

Cominciamo quindi con le “Calanthe”, una delle quali, quella che vedete nella foto sopra (un ibrido di Calanthe Takane), mi è fiorita a fine di marzo. Leggi tutto “LE CALANTHE.”

CYMBIDIUM, COELOGYNE CRISTATA, DENDROBIUM & C. CONSIDERAZIONI SULLA SERRA FREDDA

Inutile negarlo.

Sarà bella e pittoresca la neve, saranno bellissimi gli sport invernali, coreografici i Dirndl e i Loden, ma il freddo inverno è il peggiore nemico delle orchidee. Anche per il mio “plotone” da serra fredda, oramai temprato agli assedi più duri.

Alcune orchidee da “serra fredda”

L’inverno quest’anno è stato duro… come pochi altri.

Almeno in certe regioni del Nord d’Italia.

Da dicembre a febbraio temperature ampiamente sotto lo zero, moltissime notti, nel fondovalle, sino a – 10°. Leggi tutto “CYMBIDIUM, COELOGYNE CRISTATA, DENDROBIUM & C. CONSIDERAZIONI SULLA SERRA FREDDA”

QUANDO LE PHALAENOPSIS NON BASTANO PIÙ…

Di Valeria.

Mi presento, sono Valeria, coltivo orchidee da diversi anni e siccome le informazioni su queste piante meravigliose non bastano mai, qualche tempo fa ho scoperto questo blog mentre cercavo notizie sulla coltivazione di una Fredclarkeara After Dark.

Sul balcone…

Ma facciamo qualche passo indietro… mia madre ama i fiori, di qualunque tipo e per anni ha avuto un Cimbydium sul balcone che fioriva regolarmente, poi l’idea di dividerlo e qui si spezza l’incanto, in poco tempo tutte le divisioni svanirono nel nulla.

Dopo un po’, arrivó a casa una Phalaenopsis bianca, neanche il giorno dopo ci fu il rinvaso in terra comune, mia madre non si spiegava perché l’avessero venduta con quei “pezzetti di legno”, secondo lei era impossibile che potesse crescere in quelle condizioni! Leggi tutto “QUANDO LE PHALAENOPSIS NON BASTANO PIÙ…”

e un anno se ne va…

Affezionati lettori,

            stiamo giungendo alla fine di un anno veramente strano, confusionale e di reclusione (per questo aspetto, la speranza è massima) dove abbiamo imparato a superare le sfide che ci venivano poste e ci ponevamo.

Oggi preferirei non parlare più di “sfida”, termine che usai nell’ articolo relativo alle phal, bensi di “consapevolezza”; consapevolezza dell’ambiente che ci circonda nel quale facciamo vivere le nostre piante, che a questo punto scegliamo e compriamo non più in base a quello che ci racconta il venditore di turno, oppure solo per la bellezza del fiore, ma scegliamo e ricerchiamo quelle che maggiormente si prestano alle condizioni della nostra casa. La nostra abitazione è il luogo in cui viviamo, ci riposiamo dalle tensioni lavorative, dove ci sono i nostri ricordi e gli affetti ed allora perché ci vogliamo inserire elementi che potrebbero denotare e trasmettere sofferenza??

Abbiamo la consapevolezza di quali siano i fattori importanti per una pianta e sappiamo riconoscere quelli limitanti al loro sviluppo e alla loro fioritura, sappiamo trovare le giuste soluzioni per modificare, per mediare questo limite, non ci muoviamo più casualmente, ma consci del nostro ambiente, agiamo con riguardo e razionalità.

Quindi ora che sappiamo tutto, nulla ci potrà fermare dall’ avere piante perfette, sane e fioriture da record… MAGARI, la natura sempre ci sorprende, ci lascia con gli occhi aperti e la bocca spalancata.

ad esempio: una mia Vanda ha deciso di fiorire, eppure siamo a Dicemvre

 

Quante volte mi è capitato di veder fiorire una pianta che solo per passione ho deciso di non gettare, mentre il pensiero razionale mi avrebbe detto, analizzando tutti gli aspetti conosciuti che  ormai persa. Oppure situazioni opposte, piante belle forti rigogliose che faticano a fiorire… evidentemente, tutto non lo conosciamo; abbiamo imparato qualcosa e sempre, se avremo voglia e passione, potremmo imparare.

Noi, di questa avventura ORCHIDEEINCASA,  mai ci saremmo immaginati di trovare tanti amici lettori, tanti appassionati di orchidee,  vi vogliamo fare i nostri più sinceri auguri di Buone Feste, sperando che il desiderio di conoscere sia sempre il vostro compagno di viaggio…

 “ Perché è la curiosità che ci permette di alzarci ogni mattina”.

Simone & Gioachino

IL “GENERALE INVERNO” E LE ORCHIDEE “IN” SERRA FREDDA.

“L’inverno sta arrivando”…

E se le estati passano velocemente… gli inverni sembrano eterni.

Almeno qui in Trentino, dove il freddo dura in media dagli inizi d’ottobre agli inizi di aprile, periodo dove il riscaldamento delle abitazioni funziona a pieno regime, dove l’unica certezza è che aprile è molto lontano… troppo lontano!

Il freddo e le poche ore di luce sono tremende per le orchidee, tenendo conto che dove le stesse prevalentemente vivono, l’illuminazione dura in media 12 ore al giorno, sempre!

Leggi tutto “IL “GENERALE INVERNO” E LE ORCHIDEE “IN” SERRA FREDDA.”

L’INFLUENZA DEL CLIMA SULLE ORCHIDEE

Come previsto molte sono state le mail – alcune con interessanti osservazioni, altre anche di critica – in merito al precedente articolo inerente il posizionamento delle orchidee all’esterno.

Dendrobium Nobile alla seconda fioritura annuale. Agosto 2020

Colgo l’occasione per invitare tutti ad esprimere i vostri sempre graditi commenti, richieste, consigli o quant’altro, direttamente sul blog e non per via breve, al fine che ogni argomento o problematica possa essere trattato e sia di utilità per tutti.

Rimanendo in tema analizziamo, se non proprio il cambiamento climatico, l’influenza che hanno gli aspetti meteorologici e climatologici sulle nostre orchidee.

La differenza termica tra giorno e notte, l’umidità dell’aria e nel substrato, il soleggiamento, la ventilazione, hanno sicuramente grande influenza sulla crescita e la fioritura delle orchidee. Come riuscite ad ottenere la variabilità di quanto sopra citato, sia essa all’interno di una serra, di un appartamento o all’esterno, poco importa 🙂 . Leggi tutto “L’INFLUENZA DEL CLIMA SULLE ORCHIDEE”

ORCHIDEE ALL’ ESTERNO… PRO E CONTRO.

E’ il problema di tutti noi appassionati coltivatori hobbisti di orchidee. Portare o non portare le orchidee all’aperto nella bella stagione?

Questo è il problema!

Orchidee da serra fredda all’esterno

To bring or not to bring? That is the question ! (libera interpretazione tratta dall’Amleto di William Shakespeare 🙂 ).

La mia risposta è secca!

No! Senza se e senza ma! Leggi tutto “ORCHIDEE ALL’ ESTERNO… PRO E CONTRO.”

FRANCESCA E LE SUE ORCHIDEE.

Ho cominciato a scrivere su questo blog inizialmente per tenerci delle schede riassuntive sulle orchidee.

Una specie di diario virtuale, da poter scorrere quale “breviario d’uso e manutenzione”, dove però tutti potessero attingere da personali esperienze per farne delle proprie e per ampliare le mie, condividendo le proprio idee, riflessioni, opinioni.

In rete ho conosciuto Simone, che ha condiviso sin da subito con me questa idea. Ma se ci soffermiamo un momento a riflettere notiamo che, chi negli articoli, chi nei commenti, gioiamo , ci confrontiamo, ci consigliamo, ci stupiamo e arrabbiamo.

Insomma… il progetto della conoscenza comune si sta allargando.

Oggi vi presento Francesca e le sue orchidee! Leggi tutto “FRANCESCA E LE SUE ORCHIDEE.”

LO SFAGNO… GIOIE E DOLORI!

Uno dei substrati più usati – dopo il bark – nella coltivazione delle orchidee è sicuramente lo sfagno!

Sfagno vivo e disidratato.

Parlare di sfagno in un unico articolo è praticamente impossibile, vista la vastità del tema…. Sfagno della Nuova Zelanda, sfagno Cileno (di solito con fibre più corte e frondose), con numerose classificazioni di qualità (premier, classic, supreme e altre), sigle alfanumeriche etc.

Un vero e proprio “ginepraio” per chi è alle prime esperienze.

Le cosa da tenere presente però non sono molte…

Prima fra tutte è che la qualità dello sfagno è importantissima , perchè quando degrada e diventa fradicio e quindi non lascia più passare l’aria, potrebbe far marcire le radici della nostra orchidea. Leggi tutto “LO SFAGNO… GIOIE E DOLORI!”

FREDCLARKEARA AFTER DARK & CATASETINAE. IL RINVASO E LA DIVISIONE !

Rileggendo l’articolo in merito alla Cycnodes Jumbo Puff e la risposta che ho dato a Vania nei commenti dove consigliavo il rinvaso, mi ha fatto venire in mente che la mia prima Fredclarkeara After Dark ha subito un solo rinvaso in 4 anni.

Quest’anno la colpa non è imputabile alla mia incuria, ma solo al fatto che la mia FAD aveva fretta di crescere e ha anticipato la formazione dei nuovi pseudobulbi. E in questo particolare momento non mi sembrava il caso di procedere.

E’ vero… sono molto attento con le irrigazioni, quasi maniacale nell’imporre il tempo di dormienza alla pianta … insomma la classica rigidità “filo-tedesca” 🙂 , ma questa volta se non ho sbagliato proprio i tempi, quantomeno non me la sono sentita di rinvasare (e soprattutto dividere) una pianta all’inizio della fase vegetativa. Ma soprattutto di effettuare una delle operazioni fondamentali per questa specie e cioè il rinvaso e la divisione. Leggi tutto “FREDCLARKEARA AFTER DARK & CATASETINAE. IL RINVASO E LA DIVISIONE !”

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