Si dimentica troppo spesso che le nostre case non sono in mezzo alle foreste tropicali, il nostro non è il loro ambiente ideale. Ma vediamo come farle vivere al meglio!!!.
Di Catasetinae oramai ne sono passate tante in appartamento ma soprattutto nella mia serra e nel mio orchidario.
Com’è mia consuetudine ripetere, per aver successo nella coltivazione di questo genere si deve partire da due ben distinte conoscenze: “la conoscenza del proprio ambiente di coltivazione e la conoscenza dell’habitat naturale delle Catasetinae”. Entrambe queste conoscenze sono fondamentali!
In quest’articolo parleremo soprattutto della conoscenza dell’habitat naturale delle Catasetinae (con particolare riferimento alla specie maggiormente diffusa e coltivata, e cioè ai Catasetum) in quanto sono ancora in atto alcuni lavori e studi per ricreare l’ambiente giusto nella mia serra (in primis ombreggiamento e umidificazione), mentre oramai in orchidario è stata raggiunta quasi la perfezione. E modestia a parte, parafrasando il grande Muhammad Ali :“Non credo di essere bravo. Ma che valore ha la mia umile opinione contro quella che invece dimostra larealtà?”
Molti di voi ci scrivono chiedendoci spiegazioni in merito all’approssimarsi o meno della dormienza nelle Catasetinae o per lo più preoccupati in quanto non ne vedono – in questo mese – alcun segno. Concentro quindi qui alcune riflessioni liberamente tratte da un articolo di Fred Clarke oltre che dalla mia personale esperienza.
“L’autunnoè una seconda primaveradove ogni fogliaè un fiore”.(Albert Camus)
… e questa – aggiungo io – è la stagione dove nascono e si sviluppano la maggior parte degli steli floreali delle Catasetinae ! La maggior parte dei Catasetum dovrebbero essere già completamente maturati e per lo più fioriti, i Cycnoches dovrebbero finire la loro fioritura, le Mormodes dovrebbero fiorire presto e le Clowesiedovrebbero iniziare a breve. Il verde degli pseudobulbi ben presto lascerà il posto al colore grigio dellì inverno e della dormienza!
Partiamo da qui. Siamo a fine autunno… e il clima delle Regioni Italiane è molto diverso.
Angelica, che vive in Calabria, ha ancore massime attorno ai 25° e minime sui 15°, io che abito in Trentino ho minime che in questi giorni si avvicinano allo 0 termico e massime difficilmente sopra i 12°. Se vogliamo analizzare gli aspetti positivi, nelle regioni del Nord Italia, grazie al freddo, difficilmente gli acari in questo periodo si fanno vedere ! 🙂Leggi tutto “COME INDURRE LE CATASETINAE ALLA DORMIENZA”
“Ciao, siete in ferie? Mi ero abituata a leggere periodicamente i vostri interessanti articoli”…
Questo uno dei tanti messaggi che ci sono arrivati.
Ebbene no, non siamo in ferie ma ho dovuto rimettere tutto in gioco.
Quasi inutile ripetersi questo insegnamento dell’oratore John C. Maxwel….“Un uomo deve essere grande abbastanza da ammettere i suoi errori, intelligente abbastanza per trarne profitto, forte abbastanza per correggerli.”
Sicuramente leggerete solo della perfezione di altri autori, su altri siti o blog, pochi hanno il coraggio di ammettere i propri sbagli o i propri insuccessi. Leggi tutto “L’INIZIO DELLA FINE O UN NUOVO INIZIO?”
Un modo poco conosciuto ma usato tra gli orchidofili è l’impiego dell’alcool isopropilico.
L’ alcool isopropilico, impropramente identificato quale “isopropanolo”, viene usato per molteplici scopi: per sciogliere oli, macchie e resine, pulire i motori e le ottiche, nei detergenti per lavare i piatti, nella pulizia di schede elettroniche e contatti elettrici, viene usato negli ospedali e in applicazioni farmaceutiche, in molti prodotti igienico sanitari, come sgrassatore e come disinfettante.
Non tutti sanno però che può essere usato per combattere la cocciniglia sfruttando le sue proprietà di essere miscelabile con l’acqua e dell’estrema volatilità allo stato puro.
Germi, batteri, microbi e anche la più “voluminosa” cocciniglia, compresa quella a scudetto (che portano malattie e infezioni anche alle nostre orchidee) vengono letteralmente “sciolti” all’istante per contatto con alcool isopropilico, che riesce ad eliminare e uccidere questi fastidiosi e nocivi “insetti” fitofagi.Leggi tutto “L’USO DELL’ ALCOOL ISOPROPILICO SULLE ORCHIDEE.”
E queste sono alcune foto della giornata di oggi ! 🙂
Sembra che l’inverno non voglia arrendersi… soffiando aria fredda e facendo cadere la neve.
Il sole caldo delle scorse giornate ha risvegliato la natura con lo sbocciare dei fiori e la schiusa delle prime foglie.
Ma per non sbagliare le mie orchidee da serra fredda la sera rincasano ancora! 🙂
Chi sei tu, lettore che leggi.
Chi sei tu, lettore che leggi le mie parole tra un centinaio d’anni ? Non posso inviarti un solo fiore della ricchezza di questa primavera, una sola striatura d’oro delle nubi lontane. Apri le porte e guardati intorno. Dal tuo giardino in fiore cogli i ricordi fragranti dei fiori svaniti un centinaio d’anni fa. Nella gioia del tuo cuore possa tu sentire la gioia vivente che cantò in un mattino di primavera, mandando la sua voce lieta attraverso un centinaio d’anni.
Sarà bella e pittoresca la neve, saranno bellissimi gli sport invernali, coreografici i Dirndl e i Loden, ma il freddo inverno è il peggiore nemico delle orchidee. Anche per il mio “plotone” da serra fredda, oramai temprato agli assedi più duri.
L’inverno quest’anno è stato duro… come pochi altri.
stiamo giungendo alla fine di un anno veramente strano, confusionale e di reclusione (per questo aspetto, la speranza è massima) dove abbiamo imparato a superare le sfide che ci venivano poste e ci ponevamo.
Oggi preferirei non parlare più di “sfida”, termine che usai nell’ articolo relativo alle phal, bensi di “consapevolezza”; consapevolezza dell’ambiente che ci circonda nel quale facciamo vivere le nostre piante, che a questo punto scegliamo e compriamo non più in base a quello che ci racconta il venditore di turno, oppure solo per la bellezza del fiore, ma scegliamo e ricerchiamo quelle che maggiormente si prestano alle condizioni della nostra casa. La nostra abitazione è il luogo in cui viviamo, ci riposiamo dalle tensioni lavorative, dove ci sono i nostri ricordi e gli affetti ed allora perché ci vogliamo inserire elementi che potrebbero denotare e trasmettere sofferenza??
Abbiamo la consapevolezza di quali siano i fattori importanti per una pianta e sappiamo riconoscere quelli limitanti al loro sviluppo e alla loro fioritura, sappiamo trovare le giuste soluzioni per modificare, per mediare questo limite, non ci muoviamo più casualmente, ma consci del nostro ambiente, agiamo con riguardo e razionalità.
Quindi ora che sappiamo tutto, nulla ci potrà fermare dall’ avere piante perfette, sane e fioriture da record… MAGARI, la natura sempre ci sorprende, ci lascia con gli occhi aperti e la bocca spalancata.
Quante volte mi è capitato di veder fiorire una pianta che solo per passione ho deciso di non gettare, mentre il pensiero razionale mi avrebbe detto, analizzando tutti gli aspetti conosciuti che ormai persa. Oppure situazioni opposte, piante belle forti rigogliose che faticano a fiorire… evidentemente, tutto non lo conosciamo; abbiamo imparato qualcosa e sempre, se avremo voglia e passione, potremmo imparare.
Noi, di questa avventura ORCHIDEEINCASA, mai ci saremmo immaginati di trovare tanti amici lettori, tanti appassionati di orchidee, vi vogliamo fare i nostri più sinceri auguri di Buone Feste, sperando che il desiderio di conoscere sia sempre il vostro compagno di viaggio…
“ Perché è la curiosità che ci permette di alzarci ogni mattina”.
E se le estati passano velocemente… gli inverni sembrano eterni.
Almeno qui in Trentino, dove il freddo dura in media dagli inizi d’ottobre agli inizi di aprile, periodo dove il riscaldamento delle abitazioni funziona a pieno regime, dove l’unica certezza è che aprile è molto lontano… troppo lontano!
Il freddo e le poche ore di luce sono tremende per le orchidee, tenendo conto che dove le stesse prevalentemente vivono, l’illuminazione dura in media 12 ore al giorno, sempre!
La mattina il sole tarda ad alzarsi e quello che resta delle giornate estive si accorcia sempre più!
“Come il sole di settembre, quando ormai l’estate se ne va”recita il testo di una canzone…
Le grigie penombre mattutine lentamente si tingono di bianco che, in poco tempo muta in azzurro… ma il lasso di tempo prima di andare al lavoro che dedico al mattino alle mie piante, si accorcia sempre più.
E’ quasi ora di andare e solo ora i raggi superano la montagna inondando l’ambiente di un tiepido sole, di una luce calda ma non più così intensa come nei mesi precedenti. E’ questo il momento che prediligo della giornata, sia che questo momento avvenga poco dopo le 5 del mattino come nei giorni di fine giugno (e cioè in pieno solstizio d’estate) che come oggi, quando per veder sorgere il sole – da dietro la montagna, sono dovute arrivare le 7 e 30.
Come previsto molte sono state le mail – alcune con interessanti osservazioni, altre anche di critica – in merito al precedente articolo inerente il posizionamento delle orchidee all’esterno.
Colgo l’occasione per invitare tutti ad esprimere i vostri sempre graditi commenti, richieste, consigli o quant’altro, direttamente sul blog e non per via breve, al fine che ogni argomento o problematica possa essere trattato e sia di utilità per tutti.
Rimanendo in tema analizziamo, se non proprio il cambiamento climatico, l’influenza che hanno gli aspetti meteorologici e climatologici sulle nostre orchidee.
La differenza termica tra giorno e notte, l’umidità dell’aria e nel substrato, il soleggiamento, la ventilazione, hanno sicuramente grande influenza sulla crescita e la fioritura delle orchidee. Come riuscite ad ottenere la variabilità di quanto sopra citato, sia essa all’interno di una serra, di un appartamento o all’esterno, poco importa 🙂 .Leggi tutto “L’INFLUENZA DEL CLIMA SULLE ORCHIDEE”