Su richiesta di alcuni appassionati dell’ “orchidea nera” , lettori di questo blog, voglio condividere con voi questi appunti di coltivazione.
Quest’ anno è stato eccezionale, sia da un punto di vista meteorologico, che da un punto di vista di sviluppo e precocità della pianta medesima.
L’ estate è stata una delle più calde da anni, l’autunno (almeno in Trentino) un vero disastro … è da più di un mese che piove e la luce naturale, ovviamente, è praticamente assente !
Nonostante tutto, come si può notare dalla foto sopra, dimensioni e fioritura sono state sbalorditive.
Il nuovo pseudobulbo, nato il 20 marzo, ha raggiunto l’altezza di ben 22 cm con una circonferenza di circa 17 cm e un diametro superiore ai 5 cm.
Il getto floreale, che conta 15 fiori profumati è spuntato a metà settembre, e la pianta in data odierna è ancora tutta verde.
La cosa strabiliante è che la stessa nei primi giorni del mese di giugno ha fatto nascere – nello stesso anno – un secondo pseudobulbo, non sicuramente delle dimensioni del primo nato, ma oramai bello cicciotto e pronto per andare in dormienza, in attesa di essere diviso a febbraio / marzo del prossimo anno. In questo modo potrò avere una divisione ( e moltiplicazione) di questa preziosa e stupenda pianta.
E qui iniziano le mie personali considerazioni.
Alcuni coltivatori mi hanno consigliato di andare avanti con le irrigazioni e le fertilizzazioni sino a che anche il secondo pseudobulbo fiorirà. Se dovessi farlo sfaserei sicuramente il ciclo vitale e naturale della pianta.
Quindi la mia decisione, visto che anche questo secondo nato riuscirà sicuramente a superare il “letargo” sarà quella di farlo andare in dormienza contemporaneamente all pianta “madre”.
Rammento quanto scritto nel precedente articolo:
“ Quando le piante sono dormienti è necessario che non ricevano nessuna irrigazione in quanto, se la coltivazione è stata fatta bene, gli pseudobulbi hanno immagazzinato abbastanza umidità e sostanze nutritive per sopravvivere alla stessa. Gli pseudobulbi funzionano come delle cisterne dove viene stoccata l’acqua e le sostanze nutritive per il “letargo”.
Ecco … a mio parere questo piccolo pseudobulbo ha accumulato sufficienti riserve… perchè accontentarsi di una fioritura se il prossimo anno mi potrà dare una seconda pianta?
Altra considerazione è sul substrato …
Appena acquistate queste piante vengono fornite, nella stragrande maggioranza dei casi, in sfagno.
Quest’anno io l’ho coltivata in bark di pezzatura piccola, perlite e sfagno nelle dosi di 1/3 (per chi non avesse voglia di rileggersi il precedente articolo prossimamente scriverò una scheda di coltivazione che riassumerà il tutto).
Certo, ogni 2 giorni dovevo dare acqua – contro una sola irrigazione settimanale se fosse stata in sfagno puro – …. ma la pianta sembra averlo apprezzato molto di più!
E concludo citando la nota importante del precedente articolo.
Scrivevo….
Le tabelle e i percorsi così cadenzati e calendarizzati devono intendersi quale mero punto di partenza. Si deve prima sempre guardare le piante e in secondo luogo dare un occhio al calendario. Solo i coltivatori professionisti sono in grado di “forzarle” al riposo, ma questo dipende da molti fattori e dalla nostra abilità senza sottovalutare anche un pizzico di dose di “coraggio”.
Non sono un incosciente, ne tanto meno un coltivatore professionista… ma quest’ anno mi sento, grazie anche alla vitalità della mia pianta, di forzarla al riposo.
La mia FAD stà diventando sempre più un orologio svizzero!
Di seguito alcune foto della fase vegetativa e floreale della mia pianta.
Cliccando sopra esse l’immagine si ingrandira è potrete scorrere la galleria.
Ciao a tutti!
Jake, altro che professionista…un magone sei!!!
Buonasera, ho acquistato ieri una pianta uguale a questa e mi chiedevo che tipo di fertilizzante usare. il venditore mi ha detto un NPK 20-20-20 che pero’ fatico a trovare specifico per orchidee. Ne trovo molti generici ma non vorrei causare danni alla pianta.
Ciao Maddalena!
Il fertilizzante consigliato è quello che serve e che si usa per quasi tutte le orchidee.
E’ un bilanciato e cioè un N-P-K 20 – 20 – 20 (Azoto-Fosforo-Potassio) sostituibile anche con altri.
Il fatto pero’ e che adesso la pianta dovrebbe essere in dormienza e quindi niente acqua ne tanto meno fertilizzante. Leggi anche il mio precedente articolo per capire meglio.
Se mi posti una foto usando https://postimages.org/ potro’ valutare in che condizioni hai preso la pianta ed essere più preciso.
Ciao
Buonasera Gioachino, seguo con interesse i tuoi articoli sulla FAD. Ne ho una che mi è stata regalata a maggio del 2018, proveniente dalla Francia, perché nella zona dove vivo non si trovava. Purtroppo in tutto questo tempo, non sono riuscita a farla fiorire.. ma non perdo le speranze. Magari mi puoi dare un suggerimento. Vorrei postarti un paio di foto di come si presenta la pianta ora, ma mi dovresti spiegare come.
Ciao Vania.
Volentieri!
Vai su https://postimages.org/ .
Clicca su scegli immagini, foto che devi avere sul pc o sul dispositivo da cui scrivi.
Copia l’indirizzo nella finestra con scritto collegamento diretto per siti o collegamento.
Inserisci il link completo nel commento sul nostro blog..
Se non si vede subito sistemo io quando controllo il commento.
Ciao
Ecco, vediamo se ho capito bene! Attendo tuoi suggerimenti..
https://postimg.cc/gallery/05RbBq3
Ciao.
Sapere se è una Fad lo scopriremo solo vedendo i fiori! 🙂 Almeno all’occhio inesperto di noi profani o di chi non può vedere la pianta direttamente.
Fredklarkeara, Mormodes, Catanoches etc. hanno tutte la stessa “forma” ( o quasi)!
Ma non voglio tediarti con queste disquisizioni floreali…
L’importante è che tutte hanno lo stesso modo di coltivazione.
La tua pianta ha circa 3 – 4 anni e non tanto perchè hai scritto che ti è stata regalata nel 2018, ma contando i vecchi pseudobulbi.
Se coltivi bene potresti vedere anche due pseudobulbi all’anno, ma questo è un altro discorso.
Se non sbaglio la vedo bagnata (ma potrebbe essere un effetto della foto)…. in questo caso è un grave errore!
Il pseudobulbo più grosso è in ottime condizioni ( la forma a “botte” lo dimostra).
Vuol dire che ha immagazzinato acqua a sufficienza.
Cosa farei io?
Lascerei la pianta a secco sino a che non vedi comparire il nuovo pseudobulbo.
E anche allora NIENTE ACQUA sino a che le foglie non si distanziano di almeno 2,5 cm – 3. La distanza delle foglie per cominciare ad irrigare la vedi in risposta ad un commento di Valeria ( l’altro articolo). Molti “amici virtuali” non ne sono capaci…. 🙂 … comprensibile ma il prezzo da pagare è non vederla fiorire!
E’ tutto scritto nei miei due post su questa pianta comprese le foto per capire meglio.
Domani scrivero un post su una Cycnodes Jumbo Puff, vedrai il nuovo getto, la fioritura e l’impianto radicale.
Tieni presente che quando queste piante non hanno foglie e sono in dormienza – dare loro acqua – vuol dire condannarle a morte per marciscenza di impianto radicale.
Spero di esserti stato utile.
Ciao
Ahhhh dimenticavo. Il substrato mi sembra in pessime condizioni.
Ottima occasione per rinvasare!
Allora, quando la pianta è arrivata, aveva i due pseudobulbi che ora vedi appassiti. Successivamente è spuntato quello più piccolo e dopo qualche mese il più grande che ora vedi sano. C’è da dire che nel primo anno di vita, non sapendo bene come comportarmi, ho continuato ad irrigare la pianta, senza offrire dormienza. Ma già dalla primavera dell’anno scorso sono stata più attenta, cercando di seguire i tuoi suggerimenti. A gennaio di quest’anno ho smesso di irrigare completamente la pianta, anche se le foglie stentavano ad iniziare ad ingiallire, ma c’è da dire che in casa il posto in cui è collocata è sempre molto luminoso e caldo… e direi con aria un po’ secca vista la presenza di un camino in inverno..
Proverò a rinvasare mentre attendo di vedere se qualcosa di nuovo spunta.. Grazie per i suggerimenti per ora.
Ciao Gioachino,
Avrei bisogno di un consiglio sulla mia fredclarkeara after dark, vorrei procedere al rinvaso sia per cambiare vaso sia substrato ma non so se è il momento giusto, sono già nati i nuovi getti (al momento sono sui 3/3,5 cm) come substrato opterei per bark, sfagno e carbonella può andare bene?
Ps: volevo caricare una foto ma non me lo fa fare
Ciao Silvia.
Foto pubblicata..
Trovi un articolo (aprile 2020) sul rinvaso della Fdk.
Se è semplice rinvaso il periodo è quello giusto, l’importante è che non vai a toccare le radici dei nuovi pseudobulbi.
Il mix che vuoi usare è perfetto, direi ad 1/3 per parte, usando bark confacente al vaso e comunque di pezzatura piccola o media, tenendo d’occhio quanta umidità avrai in meno (o in più) del coltivare in sfagno puro.
ciao
Grazie mille,secondo te posso cominciare a bagnare o è ancora troppo presto?
Ciao.
Meglio sarebbe che le foglie del nuovo pseudobulbo si aprissero di almeno 2,5 – 3 cm. E quando succederà vai piano ugualmente.
Non aver fretta! La pianta è in buone condizioni e ha riserve a sufficienza.
Ma se proprio non resisti nebulizza il substrato ma trattieniti…. conta 2-3 spruzzate max e poi pentiti! 🙂
Attenzione… non far entrare acqua tra le foglie pena la marciscenza apicale del nuovo pseudobulbo.
Scherzi a parte ho una Fdk asciutta e in completa dormienza da dicembre.
Dopo averla rinvasata e tagliato 1/3 delle radici mi ha emesso un getto floreale (dopo averne emessi 2 lo scorso anno a novembre – se ti interessa è quella che vedi nella prima foto dell’articolo sulla nomenclatura delle Catasetinae) ed è in piena fioritura in questo momento.
E non sta ricevendo una goccia d’acqua!
Comincerà a bagnare quando il nuovo pseudobulbo (ad oggi non ancora visibile) avrà raggiunto un apertura fogliare come descritto sopra.
Ciao
Grazie mille, ti dirò mi sto trovando bene a non bagnare in realtà ? se mi dici che la pianta è ok continuo così senza problemi.. grazie ancora ?