ONCIDIUM – ORCHIDEA BALLERINA O FARFALLA.

Generalità.

Oncidium

Gli Oncidium contano oltre 400 specie, possono essere definite sia orchidee terricole che epifite, provenienti per lo più dall’America Centrale e Meridionale, spaziando tra diversi e variegati habitat assimilabili alle nostre “serre” calde e a quelle “fredde” e cioè dalle calde temperature a livello del mare alle temperature fredde delle quote montane. Se proprio si dovesse identificare geograficamente il posto natio, sicuramente lo stesso è lungo tutta la cordigliera delle Ande (Perù, Colombia ed Ecuador) anche se ne troviamo in Messico, in Florida e in Brasile.

A seconda della forma del loro fiore sono chiamati anche orchidee “ballerine” o orchidee “ farfalla”.

Per questo è sempre meglio leggere e conservare l’eventuale cartellino con le indicazioni di coltura, che di solito si trova al momento dell’acquisto.La fioritura avviene generalmente nel periodo che coincide con il nostro autunno- inverno quando lo sbalzo termico tra giorno e notte è più elevato.

Redarre una scheda di coltivazione quindi risulta piuttosto arduo e perciò cercheremo di identificare delle caratteristiche di massima.

Luce

La luce è molto importante per questo genere, generalizzando si può dire che necessita di più luce della Phalaenopsis e meno della Cattleya, ma se volete una esatta quantificazione in lux essa oscilla tra 22000 e i 40000 lux. Se avete una finestra a sud la stessa deve essere schermata in particolar modo nei mesi estivi. Le foglie devono avere sempre un colore verde chiaro.

Temperatura

La temperatura ideale indicata è dai 10° ai 16° di notte e da 24 – 26° di giorno. Sono tollerate temperature superiori se l’umidità e il movimento dell’aria aumentano con l’aumentare della temperatura.

I miei Oncidium nel periodo invernale sono sottoposti ad una minima di 7° come tutte le altre piante da serra fredda, anche se generalizzare, vista la vastità delle specie, è pressoché impossibile.

Oncidium

Irrigazione

Attenzione alle bagnature perché, vista la moltitudine di specie, alcune necessitano di riposo e altre di costanti bagnature. Di solito i problemi di coltivazione di questa pianta sono dovuti proprio alla stessa irrigazione (eccessiva e scarsa). Le radici di questa pianta dovrebbero essere sempre verdi perché se tendono all’argenteo significa che la pianta ha bisogno d’acqua. Le piante devono avere il substrato sempre leggermente umido ma mai fradicio né rimanere asciutti per intere giornate. Poiché, come già detto, alcune vogliono un periodo di riposo, mentre altre necessitano di annaffiature costanti. Gli Oncidium a radice fina e foglia stretta necessitano di irrigazioni più frequenti delle specie con radice grossa e foglie carnose. Si ribadisce che l’irrigazione dipende molto anche dal substrato usato e dall’ambiente di coltivazione.

Al mattino e nelle giornate di sole vaporizzo anche le foglie.

Umidità

A differenza di molte altre orchidee non richiede un’elevata umidità. L’umidità ideale è attorno al 60%.

Fertilizzante

Un buon fertilizzante ricco di azoto ogni 15 giorni nella fase attiva della pianta è consigliato (soprattutto in primavera) mentre un fertilizzante con prevalenza di fosforo è consigliato poco prima della ciclica fase di fioritura e cioè quando gli pseudobulbi sono maturi.

Substrato

E’ essenziale che il composto sia ottimamente drenato, in special modo se si predilige (per gli Oncidium a radice fina) un substrato simile al terriccio che si trova alla base degli alberi dove vivono. Una miscela di torba e di corteccia è l’ottimale. Per aumentare il drenaggio uso anche la pomice. Ogni 2 – 3 anni si consiglia il cambio dello stesso.

Ventilazione

Deve essere sempre costante per evitare gli attacchi fungini e batterici e i marciumi radicali, così facendo si scongiurano il marciume tipico delle errate coltivazioni in ambienti non idonei.

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