di Marco Malacarne.
Il genere Catasetum comprende circa 100 specie originarie dell’America centrale e meridionale
Si tratta di piante epifite a foglie caduche. Sono specie che amano una forte luce e anche una notevole umidità, nelle zone più umide crescono anche sui pali della luce di legno. Un’altra caratteristica di questo genere, comunque anche ad esempio alle Ansellia, è la capacità di formare un “nido” di radici ascendenti in cui vengono catturati i residui vegetali che decomponendosi forniranno ulteriore nutrimento alla pianta.
Si tratta di specie simpodiali con grossi pseudobulbi dai quali si dipartono 8-10 foglie verdi scuro e lunghe anche più di 30 cm.
Un’altra importante caratteristica tipica dei Catasetum e dei generi affini sono i fiori dimorfici: i fiori maschili e femminili sono diversi tra di loro per forma e colore e crescono anche su piante differenti. Non si tratta di specie dioiche, infatti una pianta può produrre sia infiorescenze maschili sia femminili, dipende dalle dimensioni, dalla salute e dalla luce ricevuta durante la crescita. I fiori maschili di solito sono molto appariscenti e anche spesso profumati, hanno anche la caratteristica di poter lanciare il polline a un metro di distanza se sollecitati. Queste specie sono impollinate da particolari insetti, spesso api appartenenti al genere delle Euglossinae, che vengono attratti dai fiori molto appariscenti e profumati. I fiori maschili, quando vengono sollecitati, sparano letteralmente le masse polliniche sull’insetto visitatore al quale esse si attaccano grazie al materiale molto vischioso presente alla base dei pollini.
Il Catasetum tenebrosum è una delle poche orchidee botaniche con il fiore (maschile) quasi nero, da qui ovviamente deriva il suo nome.
È una specie originaria del Perù, Ecuador, Venezuela e Colombia, cresce come epifita in luoghi con una buona esposizione solare. Le altitudini tipiche sono di 500-1800 metri. Come tutte le specie di questo genere, è decidua.
L’infiorescenza si forma in primavera in contemporanea con il nuovo pseudobulbo e porta 3-8 fiori femminili oppure fino a 15 fiori maschili. Raramente si possono formare infiorescenze “miste” sia di fiori femminili e maschili o anche fiori ermafroditi.
Habitat
I Catasetum crescono usualmente come piante epifite in luoghi esposti al sole in boschi caratterizzati da due stagioni marcate, una calda umida e molto piovosa e una secca durante la quale la pianta perde le foglie e le radici ed entra nel periodo di riposo.
Il Catasetum tenebrosum cresce in foreste fluviali nelle colline alle pendici delle Ande in Perù, Ecuador, Venezuela e Colombia. Ama posizione molto luminose, cresce quindi su alberi o su rocce ben esposti al sole.
Temperatura
La pianta cresce bene in una serra intermedio-calda, il periodo di crescita corrisponde con la nostra primavera-estate, quindi non si hanno particolari problemi. Durante il periodo di crescita la pianta gradisce temperature alte, anche intorno a 35°C, in inverno invece la pianta va a riposo e va si adatta benissimo a temperature intorno ai 15-18°C.
Luce
La pianta ama una posizione in cui riceve luce brillante, in estate può essere esposta anche al sole diretto per molte ore al giorno. È comunque sempre bene abituare pian piano la pianta a una posizione molto luminosa per evitare dannose scottature alle foglie e agli pseudobulbi. Durante il periodo di riposo mantenere la pianta in un luogo con buona luminosità. La luce che la pianta riceve, insieme alla dose di concime spesso condiziona il tipo di fioritura: infatti una pianta adulta e concimata abbondantemente posta in luogo molto soleggiato produrrà molto probabilmente infiorescenze femminili, mente se posta in luogo più ombreggiato produrrà più facilmente fiori maschili.
Umidità
La pianta durante il periodo di crescita gradisce un buon livello di umidità, intorno al 70-80%, l’alta umidità estiva serve anche a scongiurare gli attacchi del ragnetto rosso a cui i Catasetum in generale sono molto sensibili e soggetti. Durante il periodo di riposo invece la pianta va mantenuta in un’area con bassa umidità e va innaffiata molto raramente.
Acqua
Utilizzare solamente acqua da osmosi inversa a cui vengono aggiunti nutrienti fino a raggiungere circa 400-500 µS/cm di conducibilità e un pH intorno a 5,5-6,5. Durante il periodo di crescita la pianta va innaffiata quotidianamente e con una abbondante somministrazione di concime. Durante la crescita del nuovo pseudobulbo la pianta è necessita di una grande dose di nutrienti per generare le riserve necessarie per la fioritura dell’anno successivo. In autunno diminuire le bagnature fino a sospenderle indicativamente nel mese di novembre-dicembre. Quando le foglie cominciano ad ingiallire è il momento di sospendere completamente le bagnature ed iniziare il riposo. Rispetto ad altri Catasetum, il Cat. tenebrosum necessita di un periodo di riposo più breve e meno secco. Non esagerare con le bagnature durante il periodo di riposo altrimenti la pianta marcirà.
Nel mese di marzo si svilupperà in nuovo germoglio, riprendere gradualmente le bagnature quando compaiono le radici. Prestare attenzione a non esagerare con l’acqua e ad evitare ristagni tra le nuove foglie in crescita, in questo periodo si potrebbero avere marciumi delle nuove vegetazioni.
Fertilizzazioni
Durante il periodo di crescita fertilizzare ogni quotidianamente utilizzando acqua da osmosi inversa addizionata con concime, nitrato di calcio e solfato di magnesio a 400-500 µS/cm; durante il periodo di riposo non fertilizzare mai, riprendere la fertilizzazione durante la crescita dei nuovi germogli e dello stelo fiorale.
Ventilazione
Quando le nuove vegetazioni sono in crescita è necessario mantenere sempre una buona ventilazione in modo da impedire il ristagno dell’acqua tra le foglie in crescita con conseguente formazione di marciumi. Una buona ventilazione, insieme ad un’elevata umidità, aiuta ad evitare attacchi di ragnetto rosso a cui questa specie è molto soggetta.
Media e rinvaso
Questa specie, come tutte le altre appartenenti al genere Catasetum, ama un substrato che mantenga una buona umidità ma che al contempo sia molto drenante. Dopo varie prove ho visto che il substrato migliore rimane il bark medio-grosso. Come contenitori uso vasi di plastica forati sul fundo e anche sui lati.
Durante il periodo di crescita il substrato deve rimanere umido. Rinvasare la pianta ogni anno durante il periodo di riposo o, i rinvasi sono ben sopportati. Le radici formate durante l’anno precedente possono essere tranquillamente rimosse in quanto ormai morte, consiglio comunque di mantenerne qualcuna per rendere la pianta più stabile durante il periodo di riposo. Utilizzare vasi dimensionati alla pianta tenendo presente che il nuovo pseudobulbo che si formerà sarà grosso almeno quanto quello formato l’anno precedente.
Durante il rinvaso si possono anche staccare i vecchi pseudobulbi, lasciarne almeno 2 attaccati allo pseudobulbo dell’ultimo anno per non compromettere la fioritura.
Altro – curiosità
Noto con piacere che negli ultimi anni si trovano molto più facilmente in commercio specie e ibridi appartenenti al genere Catasetum o a generi affini. Grazie al lavoro di molti appassionati, sul mercato sono presenti moltissimi ibridi, anche intersubgenerici, di Catasetum che hanno colori e forme spettacolari.
I Catasetum sono di facile coltivazione e danno molta soddisfazione anche se coltivati in casa, basta rispettare il loro naturale ciclo di crescita e riposo.