Il genere Stelis comprende quasi 300 specie epifite, perlopiù di piccola dimensione, caratterizzate da piccoli fiori che crescono lungo steli eretti.
Questa specie è tipica dell’America centrale e meridionale arrivando sino al Perù. Il suo habitat naturale sono quindi le foreste dell’Ecuador, del Costa Rica, dell’Honduras e del Nicaragua dove vive ad altitudini variabili tra i 1000 e i 2000 metri, passando da temperature calde a quelle, se non fredde, quantomeno fresche.
Le temperature ideali quindi dovrebbero essere da serra “fresca – intermedia” ed oscillare tra i 12-15° di minima notturna e i 23- 26° di massima diurna in condizioni climatiche relativamente stabili.
Assolutamente da evitare il sole diretto, poiché le Stelis non tollerano l’esposizione ai raggi solari pur amando un esposizione con luce diffusa.
E’ da evitare inoltre che il substrato asciughi completamente e per questo ho abbandonato la coltivazione su zattera, passando alla coltivazione in vaso, con un substrato composto da un mix di minerali vulcanici che rilasciano lentamente e costantemente l’umidità, permettendo al substrato medesimo di restare costantemente umido in ogni momento.
Per questo scopo potrebbe andare bene anche l’impiego dello sfagno puro purché di buona qualità o la coltivazione in piccoli vasi con composto di corteccia fine, perlite e torba di sfagno, che va mantenuto, ricordiamolo, sempre umido.
La fertilizzazione va effettuata a 1/2 dose ogni 3 – 4 bagnature con semplice acqua piovana o osmotica.
Buona coltivazione a tutti.