POLYSTACHYA PUBESCENS

Una pianta che ho coltivato in attesa di regalarla a Valeria , pianta proveniente da uno sfortunato acquisto direttamente dall’Africa.

Fiori Polystachya Pubescens

Habitat naturale.

E’ una pianta originaria del Sudafrica, di piccole dimensioni, portante fiori di un giallo brillante con la parte inferiore dei petali con strisce rosse tendenti al marrone. Nel loro habitat naturale le piante fioriscono in primavera e all’inizio dell’estate ma tenuta in orchidario non è difficile vederla fiorita anche in questa stagione, come si può vedere dalle foto di quest’articolo. E’ litofita, prosperando nelle fosse arenariche che si riempiono di resti di foglie e di terra, ma vive anche come epifita sugli alberi, dove il più delle volte è esposta direttamente al sole.

Luce

La luce consigliata è quindi molto alta (in media 3000 – 4000 fc “footcandle”, corrispondenti rispettivamente a più di 32000-43000 lux). Nella coltivazione alle nostre latitudini la luce solare dovrebbe essere filtrata e, in ogni modo, il sole diretto delle ore a cavallo del mezzogiorno nelle giornate estive, dovrebbe essere evitato. Si tenga inoltre presente che nel suo habitat naturale la movimentazione d’aria è sempre presente.

Temperature.

Polystachya Pubescens in orchidario

Si può considerarla una pianta da serra fredda, considerando che le temperature medie estive passano dai diurni 25-26°C ai 18-19°C della notte, mentre la temperatura media invernale è di 21°C, passando a quella notturna di 9-11°C.

Umidità.

Necessita di un’umidità del 70-75% per quasi tutto l’anno, scendendo a non meno del 60% nei mesi invernali.

Substrato.

Consigliato un terreno sciolto e aperto, molto drenante e ad asciugatura rapida ma che trattiene un po’ di umidità. Per questo ho usato un mix di pietre laviche e del bark di piccola pezzatura.

Polystachya Pubescens getto in formazione

Irrigazione e fertilizzazione.

Bagnare periodicamente tenendo presente che nel suo habitat naturale le precipitazioni sono moderate durante tutto l’anno e meno frequenti in inverno. Ovviamente durante la crescita le piante non devono avere lunghi periodi di carenza d’irrigazione.

Il fertilizzante in questo periodo deve essere ridotto se non completamente sospeso fino all’inizio delle nuove crescite e comunque non prima delle regolari irrigazioni primaverili. Fertilizzare a settimane alternate a mezza dose consigliata con un bilanciato. E’ consigliato quello ad alto contenuto di azoto all’inizio di primavera.

Substrato Polystachya Pubescens

Periodo di riposo.

In inverno, la quantità di acqua dovrebbe essere leggermente ridotta e il substrato può essere lasciato asciugare leggermente tra un irrigazione e l’altra, rammentando sempre che in natura rugiada e condensa sono quasi sempre presenti. In inverno sono consigliate quindi delle leggere nebulizzazioni, ma sempre analizzando il proprio ambiente di coltivazione. Un periodo più secco, con una leggera riduzione dell’umidità e temperature più fresche fanno in modo che le piante abbiano un separato periodo di riposo.

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