Uno degli ibridi che merita sicuramente questa parola è la Cambria.
E’ un ibrido tra vari generi creato dall’uomo al solo scopo commerciale. Alcuni la definiscono “un orchidea che non è un orchidea”, ma tant’è che dopo le Phalaenopsis è sicuramente una dei generi di orchidea più vendute negli ultimi anni.
La forma dei fiori, i variegati colori, la semplicità della coltivazione hanno sicuramente contribuito a diffonderla nelle nostre case.
Generalità
E’ una pianta sempreverde con pseudobulbi – di solito di forma ovale e schiacciata – dai quali si sviluppano le foglie. Alla base dei pseudobulbi, come in altre orchidee, nascono i lunghi steli floreali che porteranno dai 3 ai 7 fiori ciascuno.
Alla fine di ogni fioritura inizia la formazione dei nuovi pseudobulbi che daranno successivamente nuovi getti floreali.
Definire la Cambria un incrocio tra odontoglossum , oncidium, militonia, brassia è altri “genitori primari” è piuttosto riduttivo ma, senza voler entrare in disquisizioni tassonometriche, lo studio di questi “avi” ci può far capire le basilari specifiche tecniche dei singoli generi al fine di poter conoscere la nostra nuova pianta e crescerla al meglio!
Tra tutti gli “avi” sopra citati la Cambria ha esigenze molto simili a quelle che presenta uno dei suoi “principali progenitori” e cioè l’ odontoglossum, che notoriamente è considerato pianta da serra fredda . Molti altri generi che hanno contribuito alla “nascita” della Cambria sopportano temperature minime leggermente superiori ai 10° come ad esempio la Militonia. Per questo motivo dicevo che è importante conoscere le specifiche tecniche dei “genitori” della nostra pianta al fine di capire come coltivarla.
Essa, a differenza del Dendrobium nobile, non ha un periodo di riposo vegetativo coincidente con il monsone invernale, anche se il modo “colturale” è simile. Durante l’inverno la pianta dovrebbe venire spostata in un luogo fresco e l’ irrigazione – di conseguenza – ridotta drasticamente ma non sospesa. Si dovrà avere cura di bagnarla e/o nebulizzarla solo sporadicamente e solo al mattino soprattutto se viene “svernata” all’interno con poca circolazione d’aria.
Fresco, meno irrigazione e fotoperiodo ridotto contribuiranno a far si che la pianta si renda conto del “passare” delle stagioni e la fioritura verrà indotta nella primavera successiva.
Luce
Non ama la luce diretta e intensa e comunque mai esporla ai raggi del sole.
Fino a che le minime non scendono sotto i 10° la si può lasciare all’esterno avendo però cura, soprattutto in estate, di posizionarla all’ombra.
Temperatura
La Cambria si adatta benissimo alle temperature dei nostri appartamenti e per questo è forse meno delicata delle Phalaenopsis.
Vuole temperature fresche, anche se non si può considerare una pianta da serra fredda.
Le temperature ideali non devono mai scendere sotto i 10°C di minima e mai sopra i 25°-27°C di massima. Può sopportare anche temperature leggermente più alte per brevi periodi purchè vi sia adeguata umidità e movimentazione dell’aria.
In inverno porto la pianta almeno per 2 mesi, in una stanza fresca e non riscaldata con temperature che varino tra i 10 e i 15° per i motivi citati nelle generalità.
Umidità
L’ ur ottimale si aggira attorno al 60 – 70% . Durante i mesi estivi la pianta gradisce le nebulizzazioni sulle foglie purchè vi sia adeguata ventilazione. Così facendo l’umidità attorno alla pianta aumenterà.
Irrigazione
Nel periodo caldo il substrato deve rimanere sempre leggermente umido. La frequenza delle irrigazioni dipenderà, quindi, dall’umidità e dalle temperature generali. Per garantire una buona umidità di almeno un 60-70%, nebulizzare la pianta una/due volte al giorno.
Nei mesi invernali, in cui la pianta viene spostata in un luogo fresco, ridurre di molto le bagnature.
Sia le bagnature, sia le vaporizzazioni, devono essere fatte al mattino (soprattutto se la piante è tenuta in casa) per permettere alle foglie di asciugare durante il giorno ed evitare così lo sviluppo di malattie.
La pianta in foto qui a fianco mi è stata data per un rinvaso e per cercare di sopperire ai danni arrecati da una errata irrigazione. Si noti come la scarsità d’acqua ha dato l’effetto fisarmonica alle foglie dei nuovi pseudobulbi.
Fertilizzazione
Durante i mesi più caldi, fertilizzare ogni 15 giorni circa con concime bilanciato NPK 20-20-20 in dose di meno di un grammo a litro (0,5 -0,7).
Nel periodo invernale sospendere completamente le concimazioni.
Substrato
E’ ideale una miscela tra bark di piccola/media pezzatura, torba di sfagno perlite o agriperlite. Scegliete un vaso abbastanza grande da contenere le radici, ma non troppo grande. La Cambria va rinvasata in media ogni 2 anni.
Ricordate che il substrato della cambria deve essere sempre moderatamente umido,
Ciao! Sono molto felice di aver trovato il tuo blog! Sono appassionata di orchidee fin da piccola e da qualche anno ho ripreso a coltivarle in casa. Ho una Cambria, acquistata al supermercato già sfiorita e assetata e sono stata molto felice di vederla rifiorire, ora però ha foglie lunghissime e l’ultima fioritura è stata un po’ stentata e breve… siccome temo molto i marciumi, tendo ad annaffiare poco ( e poi casa mia è molto umida e le orchidee le ho in bagno): in genere quando gli pseudobulbi hanno segni di grinze…. il terriccio è l’originale e mi sembra che trattenga molto acqua (no bark, torba, sfagno), anche per questo la bagno poco… insomma, secondo te devo cambiare qualcosa? Grazie e complimenti per il blog!
Ciao Elena.
Grazie per i complimenti che io e Simone contraccambiamo avendo visitato il blog “Giorni Rubati”!
Complimenti anche per la stupenda orchidea che tieni in braccio! Quella bionda! 🙂
La Cambria che vedi in fiore nelle foto dell’articolo ha passato da novembre a marzo in temperature “fresche” (soffitta e giroscale) e ora è rientrata in appartamento in quanto fuori è ancor troppo freddo (questa notte scendiamo a 0° e in serra durante il giorno arrivo a temperature troppo calde)… quindi il giusto è l’appartamento che poi è il tema/scopo del sito! 🙂
E’ rientrata in quanto presenta tre nuovi pseudobulbi in via di formazione e quindi tre nuove (speriamo 🙂 ) canne floreali!
Se è nel “terriccio” da quando l’hai comperata è il momento (e la stagione) per cambiare e buttare il vecchio!
Io le coltivo in bark pezzatura piccola, un po’ di torba (attenzione, mantiene molto l’umidità) e alleggerisco con perlite. Ma se il tuo ambiente è umido anche il solo bark pùò andar bene.
Come hai letto però la Cambria in fase vegetativa deve rimanere sempre umida…. quindi ti devi regolare in base al tuo ambiente e al substrato che usi, tenendo presente che solo bark vuol dire aumentare le irrigazioni.
Se la fioritura è stentata la causa principale è che (magari) ha poco nutrimento, mancata illuminazione etc. O semplicemente il tuo modo di bagnare: “in genere quando gli pseudobulbi hanno segni di grinze”. Personalmente penso che sia la stessa cosa di dare da bere quando una persona è disidratata ! 🙂
Insomma, parafrasando Gaber “Hai capito che non c’è niente da capire” (Giotto da Bondone), ma molto da osservare! E tu, da quanto ho letto, sai osservare e raccontare!
Spero di aver risposto alle tue domande e di non aver alimentato la confusione.
Ciao e grazie per la visita.
Ps. programma di venirci a trovare come fossi in un viaggio 🙂 In media siamo “itineranti” per due volte al mese! 🙂
A presto
CIao! Grazie mille Gioachino per le tue preziose indicazioni! la bagnerò un po’ più spesso allora e proverò a rinvasarla….d’estate è meglio che la sposti un po’ più al fresco? In casa le temperature salgono parecchio e non ho condizionatore…
Grazie anche per i complimenti sul blog!:)
Ciao Elena.
Io le tengo all’esterno posizionate a nord.
Prendono qualche ora di sole al primo mattino e per la grande parte della giornata sono all’ombra.
Praticamente come posiziono tutte le mie orchidee da serra fredda, Dendrobium compresi.
Ciao
perfetto! farò così anche io! Grazie!
Buongiorno, la mia cambria ha le foglie a fisarmonica, c’è un rimedio per farle tornare come prima?
Ciao Chiara!
Purtroppo la foglia a fisarmonica sono quasi sempre un chiaro segno di disidratazione.
Le cellule fogliari, carenti di acqua, danno quelle brutte pieghe sulle foglie in via di sviluppo e ancora immature, compromettendo la classica forma delle foglie che non torneranno più come prima.
Bagnala nel giusto modo e ti regalerà ugualmente stupende fioriture.
Ho ricevuto oggi una cambria spero di saperla trattare bene, saranno buoni i vs consigli? Un salutone da Trieste!
Adriana!