Una delle domande che spesso ci fanno è : “quando devo dare acqua e in che modo alla mia orchidea?”
La risposta ovviamente varia… perché dipende da tante variabili, quali la specie, il nostro ambiente etc.
Come possiamo leggere dalle nostre schede di coltivazione, l’irrigazione cambia, ad esempio se la nostra orchidea è una è una phalaenopsis, una Coelogyne Cristata, una Cattleya, una Fredclarkeara After Dark o un Dendrobium Nobile che hanno tutte delle esigenze di irrigazione diverse essendo specie diverse..
Per questo si dovrebbe conoscere il loro habitat naturale, per poter così imitare o avvicinarsi il più possibile a quello che la natura e il loro clima offre spontaneamente.
Ci sono orchidee che necessitano sempre di un substrato umido, alcune per il quale lo stesso deve completamente asciugare tra una irrigazione e l’altra, altre che in determinati periodi non vanno assolutamente bagnate.
Altro fattore molto importante e che incide sulle irrigazioni è il nostro ambiente casalingo che è diverso da casa a casa, da regione a regione. L’ umidità dell’aria, l’esposizione al sole, la temperatura cambia, per l’appunto, da regione a regione, da casa a casa.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo… le tabelle e le schede di coltivazione vanno bene per avere delle indicazione di massima, ma l’importante è conoscere il nostro ambiente e osservare la pianta.
In linea di massima quando il substrato (la corteccia, lo sfagno, i misti di perlite o pomice e via dicendo) è asciutto, vuol dire che la pianta ha bisogno di essere annaffiata.
Ricordiamoci sempre che la maggior parte delle orchidee muore in casa per marciume radicale causato da troppa acqua o errata irrigazione.
Tenuta presente la lunga premessa … quando si bagna e in che modo?
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C’è chi soppesa il vaso…. se il vaso è leggero ( con la pianta ovviamente!) si bagna, se non è leggero non si bagna. Se avete dubbi meglio aspettare .
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C’è chi – come me – osserva la pianta.
Una volta stabilito se bagnare o meno, in che modo dare loro l’acqua?
Qui le scuole di pensiero sono principalmente due
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chi bagna dall’alto verso il basso
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chi per immersione.
Il mio sistema è molto semplice.
Prendiamo ad esempio un comunissimo ibrido di phalaenopsis.
1) Osservo: quando le sue radici sono grigie vuol dire che la pianta necessita d’acqua.
2) Irrigo: immergo il vaso sino al bordo (sii veda la foto precedente) in un contenitore più grande e la lascio in immersione sino a che tutta la corteccia non ha assorbito l’acqua cambiando colore..
Questo sistema, raccogliendo io l’acqua piovana, mi permette di risparmiare notevoli quantità d’acqua che altrimenti andrebbe dispersa.
Buona irrigazione!
Un commento su “COME E QUANDO BAGNARE LE ORCHIDEE.”