Coltivare le orchidee in casa è tanto facile quanto può risultare difficile.
Premettiamo che le orchidee sono innumerevoli (anche se, per lo più , parliamo di orchidee tropicali) e che non è vero che devono avere sempre temperature calde o caldissime o luce tutto l’anno.
Le orchidee si trovano pressoché dappertutto,
anche noi, in Italia, abbiamo “orchidee selvatiche o spontanee”, se ne trovano all’equatore ma anche in Canada, dai livello del mare, ai quasi 4.000 metri d’altezza sulle montagne di alcuni remoti paesi.
Vi sono orchidee da “serra fredda – intermedia – calda”, orchidee che hanno bisogno di luce intensa e orchidee che, vivendo nel sottobosco di foreste fittissime, ne hanno bisogno di meno.
Perché questa premessa?
Perchè informarsi sul loro habitat naturale ( per questo sarà nostra cura arricchire il sito con le “schede di coltivazione”, schede di coltivazione che saranno “adeguate” ai nostri appartamenti) è la partenza per dare loro un ambiente che le farà vivere al meglio ( io preferisco dire “alla meno peggio”) riducendo i problemi dovuti da alcuni “comprensibili errori” commessi dal principiante che non prende in considerazione i diversi fattori ambientali.
Tenendo presente che le orchidee vivono in condizioni ambientali diverse tra loro e che quindi non si può omologare un ambiente alle varie specie – faccio però mio e tengo sempre presente – quello che dice Giulio Farinelli ( proprietario della Azienda Floreale “Il Sughereto”) e cioè :
“ osservare la pianta è spesso molto meglio di mille tabelle, consigli e note di coltivazione. Si dimentica troppo spesso che le nostre case o serre NON SONO in mezzo alle foreste indiane o thailandesi, il nostro NON è il loro ambiente ideale”.
Buona coltivazione a tutti!